Questa mattina il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, durante la trasmissione Uno Mattina, ha sottolineato l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici.

Rispondendo alle domande dei conduttori ha posto l’attenzione sulle incognite che il cambiamento climatico ci riserverà: ha spiegato che sono state avanzate le ipotesi più probabili dei suoi effetti, ma non sono ancora ben chiari gli scenari più catastrofici possibili. Infatti, secondo lui, 10 anni fa la Comunità Scientifica non aveva previsto ad esempio l’importante aumento di incendi in tutto il Mondo con tutti gli effetti che essi si portano dietro per via della combustione di aree vaste di legname.

Incalzato su quelle che potrebbero essere le soluzioni per arginare i cambiamenti climatici e sul tema delle Centrali Nucleari (tornato in auge nel dibattito dopo le dichiarazioni del Ministro della Transizione Energetica Roberto Cingolani), ha candidamente riferito che bisogna puntare ad azzerare le emissioni di C02, ma anche di metano e altri gas e che per farlo sicuramente è necessario affidarsi alle Fonti Rinnovabili. Ha voluto però specificare che la via giusta sarebbe il risparmio energetico applicato per esempio a tutti gli edifici più grandi e che in un Paese come l’Italia pieno di Sole più che puntare sul Nucleare ci si dovrebbe affidare ad altri metodi. È stato chiaro infine nel rimarcare come il Nucleare pulito è un falso mito: i reattori che potrebbero garantire il Nucleare pulito sono ancora in fase di studio e ci sono soltanto dei primissimi prototipi, che non possono essere impiegati prima di almeno 10 anni.