Il 24, 25 e 26 Settembre si svolgeranno a Castel Gandolfo (RM) gli Stati Generali dell’Ecologismo. L’evento è stato fortemente voluto da tutte le anime di Patto Ecologista Riformista per dare vita a una linea concreta e comune di azione, perché all’interno di una Federazione non può che esserci condivisione di intenti. Le tematiche trattate dal punto di vista tecnico e delle competenze verteranno su:

  • la Transizione Energetica come parte di un nuovo modo di abitare la Città e di abitare la Terra, nella custodia del Territorio e della Bellezza: nuovi consumi, nuovi costumi, nuovi processi produttivi nella dignità del Lavoro;
  • la Politica come responsabilità collettiva, le differenze come ricchezza, la forma e/è la sostanza: come sviluppare il confronto, le conoscenze, le riflessioni e le esperienze; conoscere e condividere norme, procedure e indirizzi; come conoscere e condividere modalità di partecipazione e comunicazione locale e globale; definire proposte efficaci e condividere azioni comuni;
  • la Democrazia e la Libertà nel tempo dei Big Data e dell’Ordine Sanitario, la Democrazia si qualifica non si riduce dopo le grandi narrazioni ideologiche: fuori da ogni integralismo e antagonismo, cittadinanza attiva, partecipazione informata al processo deliberativo, trasparenza, rendicontazione; come superare gli Stati Nazionali per una Europa soggetto politico democratico e rilanciare le Autonomie Locali come prossimità della comunità;
  • il recupero della tradizione storica, culturale, artistica e paesaggistica nella logica di una ricostruzione di sane relazioni tra persone, superando una gestione della Cosa Pubblica che ha creato distanze fra i gruppi sociali con crescita di solitudine e a volte di aggressività, come spesso accade nel mondo giovanile;
  • ricostruire una positiva relazione con la Natura che ci circonda è oggi la sfida più importante per uno Stato che sappia guardare al futuro nella consapevolezza che occorre salvaguardare la “casa comune” con la sostenibilità ecologica ed economica. La Politica del bene comune è il punto di partenza per una società solidale e non settoriale;
  • rigenerare i Territori come luogo dell’identità sociale e della Biodiversità ambientale, attraverso autonomia e responsabilità agli Enti Locali attraverso una riforma delle Autonomie Locali che riporti le persone che vivono sui Territori protagoniste del proprio destino, evitando forme di speculazione sulle risorse rinnovabili e sull’uso del suolo per fare ancora nuove cementificazioni.

È utile richiamare il senso politico che ha trovato una profonda sintonia nel gruppo promotore mano a mano allargatosi.
Siamo di fronte all’allarme disperato lanciato dalle Nazioni Unite sull’approssimarsi della condizione di irreversibilità della compromissione ambientale per la specie umana.
Per la vitale conversione ecologica vogliamo coinvolgere:

  • le Competenze
  • le Esperienze

PER

  • condividere proposte che si rivolgono alla cittadinanza attiva e alle Istituzioni/Amministrazioni;
  • condividere e mettere in campo azioni propositive che interessino i Cittadini e le Istituzioni.

Solo un processo rigoroso e aperto consente di costruire reti di consapevolezza, di coerenza e di solidarietà.
Solo una pratica trasversale estranea a qualsivoglia settarismo e contrapposizioni antagoniste può produrre risultati efficaci, sia sul piano dei consumi e dei costumi diffusi, sia sul piano delle politiche pubbliche locali/nazionali/globali.
Ogni immediato teatro della rappresentanza politica non ci definisce né come sostenitori nè come oppositori, bensì come interlocutori. La politica pubblica, le sue istituzioni e la rappresentanza democratica, vivono una condizione di commissariamento che evidenzia la sua crisi di senso/contenuti/forma.
Non ci sono scorciatoie, non ci sono vestali di verità assolute. Noi operiamo verificando l’efficacia ecologica della nostra proposta e della nostra azione, non colmiamo una crisi di identità culturale e politica individuando un nemico e definendoci in antagonismo. Capire le distorsioni in atto e costruire proposte desiderabili ed efficaci è ciò che ci proponiamo. È chiaro che la Conversione Ecologica è possibile se è scelta e prodotta da una Comunità consapevole che partecipa. Perciò valori come Libertà, Diritti, Uguaglianza, Giustizia Sociale, Legalità e Trasparenza, sono alla base del nostro percorso comune. Così come le esperienze di Cittadinanza Attiva, la rete municipale dei comuni e la dimensione europea da rappresentare attraverso una Europa soggetto politico democratico.