Ieri Mercoledì 7 Luglio a Roma si è tenuto il Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. È stato un momento di forte impatto, in quanto è stato seguito da una manifestazione in Piazza dei Santi Apostoli che ha visto la presenza di molti Primi Cittadini d’Italia, tra cui alcuni dei nostri Sindaci di Patto Ecologista Riformista. Sicuramente è stato un punto di incontro fondamentale in cui il Presidente ANCI Antonio Decaro Sindaco di Bari ha sottolineato nuovamente l’importanza della centralità della figura del Sindaco e ha avanzato a nome di ANCI una serie di richieste alle Istituzioni. Tra i numerosi interventi ci sono stati quelli di Beppe Sala, Chiara Appendino, Virginia Raggi, Giorgio Gori, chiaro simbolo di come l’evento è stato voluto da più forze politiche in difesa del ruolo dei Sindaci. Tra i Sindaci presenti ci sono stati anche Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri e Presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale e Damiano Coletta, Sindaco di Latina e tra i Sindaci più graditi d’Italia al 13esimo posto secondo il Sole 24 Ore. Noi di Patto Ecologista Riformista abbiamo voluto sentirli e avere delle loro riflessioni riguardo l’evento di ieri. Il Sindaco Pascucci sottolinea come sia stato un passaggio fondamentale la stesura di un documento durante il Consiglio Nazionale, documento che auspica venga accolto dalle Istituzioni e dalle Forze Politiche di Governo. Sottolinea la presenza di una vasta platea di rappresentanti di ogni Partito, proprio a dare valore all’azione unitaria di un ruolo sempre più difficile da ricoprire. Anche il Sindaco Coletta sottolinea il grande passo di essersi ritrovati in piazza Santi Apostoli. Rimarca anche la presenza dei Sindaci non come espressione di casta, ma come insieme di persone che svolgono un ruolo determinante nella creazione del rapporto di fiducia tra Cittadini ed Istituzioni. Ruolo che svolgono sul Territorio, spalando fango e caricandosi di responsabilità nel prendersi cura delle persone. Figure quelle dei Sindaci che secondo lui devono essere liberate: messe nelle condizioni di poter onorare questo rapporto di fiducia, non chiedendo immunità né impunità, ma chiedendo solo di poter lavorare in maniera più agile, assumendo determinate responsabilità senza però essere sovraccaricati da responsabilità oggettive che non li competono. Tra le voci che abbiamo voluto ascoltare c’è anche quella del Sindaco di Granze Damiano Fusaro che afferma con forza ciò che significa riunire Sindaci da tutta Italia e avanzare 6 richieste per la tutela e la dignità del ruolo del Sindaco. Richiama il documento stilato nella sua frase rappresentativa: “non lo chiediamo per noi, lo chiediamo per l’Italia perché se liberiamo i Sindaci, si liberano le Energie delle loro Comunità”. Continua dicendo che i Primi Cittadini si sono candidati per il bene dei Paesi, per migliorare la vivibilità dei Territori, non per doversi districare fra i meandri della burocrazia o difendersi da accuse infamanti. Qui di seguito mettiamo il documento in questione.